martedì 14 dicembre 2010

«Io, vescovo anglicano divento cattolico» di Silvia Guzzetti


«Io, vescovo anglicano divento cattolico»


di Silvia Guzzetti
08-12-2010

È uno dei cinque vescovi che in ottobre si sono dimessi dalla Chiesa anglicana ed è ora in attesa di essere accolto nella Chiesa cattolica. Il vescovo anglicano di Fulham, il reverendo John Broadhurst , è anche uno dei candidati a guidare il nuovo Ordinariato previsto dal Papa per accogliere i fedeli anglicani che intendono “rientrare” nella Chiesa cattolica. E in questa intervista a la Bussola Quotidiana, spiega le ragioni della sua scelta.

Come è arrivato alla decisione di divenire cattolico?
Ho sempre pregato per l’unità della Chiesa di Inghilterra con la Chiesa cattolica, per l’unità tra le due Chiese, ma la Chiesa di Inghilterra si è allontanata dalla Chiesa cattolica e non vi sono segni di unità. C’è stato un momento, quando ero un giovane prete, quando ho pensato addirittura che la riunificazione fosse possibile. Oggi non è più così.

E che cosa l’ha convinta a fare il passo di diventare cattolico?
L’offerta del Papa. Ho sentito che non potevo rifiutare la sua offerta. Quando si fa una domanda e si ha una chiara risposta bisogna seguire quella risposta. L’offerta del Papa dice agli anglicani come me “c’è una casa per voi se la volete” e non penso, se sono corretto, che posso rifiutare questa offerta che è quello che il mio ministero è stato negli ultimi trent’anni. Come vede il Papa? Vedo il Papa come il leader dei cristiani nel mondo. Penso anche che, con la sua offerta, ha dimostrato di capire il dilemma degli anglicani.

Si è letto più volte sui giornali che uno dei problemi più grossi per gli anglicani che vogliono diventare cattolici è la questione economica.
Sì, credo che sia vero. Nessuno sa chi pagherà i sacerdoti anglicani diventati cattolici e dove andranno a vivere.

Nella sua decisione di diventare cattolico che peso ha avuto il fatto che la Chiesa anglicana ha deciso di ordinare le donne vescovo?
È stato uno dei motivi, ma non il più importante. Per me il problema più importante è l’unità tra le due Chiese e mi sono accorto che, con la decisione di ordinare le donne vescovo e altre decisioni, come quella di consentire i matrimoni tra gay, la Chiesa anglicana si stava allontanando da quella cattolica. Quando il Papa è venuto in Inghilterra ha parlato spesso di relativismo. Penso che la Chiesa anglicana sia stata troppo influenzata dalla società secolare e ora non difende più nessuna verità come assoluta e intoccabile. Questo sta succedendo in molte Chiese. Vengono completamente assorbite dalla realtà contemporanea.

Crede che vi siano dei valori da difendere ad ogni costo?
Sì, penso che le Chiese dovrebbero difendere alcuni valori a tutti i costi e non dovrebbero conformarsi in tutto al mondo nel quale vivono. Se qualcosa è vero è vero e, come tale, va protetto e difeso. Penso che dobbiamo seguire le Scritture e la tradizione.

Le mancherà il suo "lavoro" di vescovo?
Sì, penso proprio di sì. Andrò in pensione alla fine dell’anno e sarà un momento molto triste per me. Mi piace moltissimo fare il vescovo soprattutto per l’amore e il rispetto che ti dimostrano le altre persone e penso che questo mi mancherà e mi mancheranno anche degli amici che frequento adesso col mio lavoro. Però devo dire che non considero il sacerdozio una proprietà personale. Alcune persone siano molto attaccate allo status di sacerdote. Questo non è il mio caso. Penso che devo fare quello che il Papa mi chiede di fare.

E cosa dovrà fare?
Non lo so ancora. Spero soltanto che verrà avviato l’ordinariato previsto dal Papa nella costituzione apostolica “Anglicanorum coetibus” e questa è la mia unica aspettativa. Dovrebbe avvenire il prossimo anno: a gennaio, oppure a Pasqua.

Che struttura avrà?
Vi sarà un ordinario che sarà responsabile dell’ordinariato e poi vi saranno sacerdoti e laici che parteciperanno all’ordinariato. Ci sono già 40 sacerdoti pronti a divenire cattolici ma penso che ve ne saranno molti di più una volta che l’ordinariato sarà stato avviato.

I vescovi anglicani verranno riordinati come sacerdoti cattolici?
Fino ad adesso sono cinque i vescovi anglicani che hanno deciso di diventare cattolici: oltre a me, Andrew Burnham, Keith Newton, Edwin Barnes e David Silk. Sono tutti sposati e sperano tutti di essere riordinati come sacerdoti, ma toccherà al Vaticano decidere chi verrà riordinato. Spero che sia possibile, e senz’altro per me è importante, essere riordinato come sacerdote. Spero di poter esercitare i normali compiti pastorali di un sacerdote, celebrare la Messa e confessare.

Come pensa che si troverà nella Chiesa cattolica?
Penso che mi troverò bene. Ci sono moltissimi anglicani che sono diventati cattolici. Alcune domeniche fa sono andato a messa in una chiesa cattolica a Dalston vicino a dove vivo e il sacerdote era un ex anglicano diventato cattolico e conoscevo già delle persone.